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16 aprile 2024, Aggiornato alle 09,28
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Infrastrutture

ESPO: "L'Europa non penalizzi le infrastrutture"

L'European Sea Ports Organization paventa un possibile taglio dei fondi per i progetti di trasporto e infrastrutturali in sede di approvazione del bilancio comunitario per il periodo 2014-2020


Salvaguardiamo il budget destinato alle infrastrutture di trasporto: è l'appello lanciato dall'European Sea Ports Organization (ESPO) in vista della decisione che domani e dopodomani i capi di Stato e di governo dell'Ue dovranno assumere sul bilancio comunitario per il periodo 2014-2020 e sul quadro finanziario pluriennale.
Sebbene i porti marittimi e gli inland port europei sono ben consci dei vincoli di bilancio con cui devono confrontarsi i governi nazionali, l'associazione internazionale ha sollecitato i rappresentanti degli Stati europei a non intaccare le risorse comunitarie per complessivi 31,7 miliardi di euro previste per gli investimenti nelle infrastrutture di trasporto europee nell'ambito del quadro di finanziamento comune Connecting Europe Facility (CEF).
"Attualmente - spiega il segretario generale dell'ESPO, Patrick Verhoeven - la battaglia sul bilancio sembra vertere sul trasporto e sulle altre politiche come quelle per la coesione e l'agricoltura. Dobbiamo però tenere presente che i progetti per le infrastrutture di trasporto non sono solamente al servizio del settore dei trasporti e dei suoi stakeholders. Una rete di trasporto europea senza soluzione di continuità - rileva Verhoeven - in primo luogo rafforza la coesione interna dell'Unione e facilita molti altri settori, inclusa l'agricoltura. I porti marittimi sono ad esempio le porte principali per le esportazioni dei prodotti agricoli europei".