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29 marzo 2024, Aggiornato alle 08,24
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Politiche marittime

Ercolano, colori e veleni nelle acque del Golfo

Gli uomini della Capitaneria di Porto di Torre del Greco hanno sequestrato una conceria che scaricava direttamente a mare 


Ancora un poco di "colore" nelle acque del Golfo di Napoli. Dopo gli scarichi verdi e rossi individuati a Castellammare nel 2014, ecco il ruscello rosa che finisce nel mare di Ercolano. Questa volta, però, le forze dell'ordine hanno individuato l'origine del fluido velenoso.


Gli uomini della Capitaneria di Porto di Torre del Greco hanno infatti sequestrato nella città vesuviana un insediamento produttivo destinato alla lavorazione e tinteggiatura di pellicce e indumenti di vario genere, responsabile di scarichi industriali (solventi chimici, vernici colorate altamente tossiche ed altri residui di lavorazione) nella vicina fognatura pubblica con conseguente sversamento nelle acque di mare.


La Guardia Costiera ha operato con la collaborazione del Comando di polizia Locale di Ercolano e la partecipazione di un team specializzato dell'Arpa Campania, nonché di tecnici della Gori Campania, ed Asl Napoli 3. 


Nel complesso, le attività investigative sinora condotte lungo l'intera fascia costiera ricompresa tra i comuni di Ercolano, Portici e Torre del Greco hanno consentito la scoperta di oltre 210 scarichi illeciti di natura civile ed industriale e il sequestro di nove insediamenti industriali e di una vasta area di stoccaggio e deposito di rifiuti industriali che occupa oltre 14.650 metri quadrati di suolo.

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