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18 aprile 2024, Aggiornato alle 18,45
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Armatori

Effetto noli, il trasporto è gratuito

A giugno i trasportatori hanno pagato mediamente 56 dollari per portare un container dalla Cina al Nord Europa. Un container pieno di infradito è costato mediamente 5 centesimi


I noli sono scesi talmente tanto che a giugno gli armatori che percorrono la tratta Asia-Nord Europa hanno pagato i clienti per portargli la merce. Un'analisi del Lloyd's List rivela che lo scorso mese lo Shanghai Containerised Freight Index (Scfi) ha raggiunto un livello talmente basso che le compagnie di trasporto non sono riuscite a coprire del tutto i costi del bunker, neanche al di sotto del loro Bunker Adjustment factor (Baf), basato sul prezzo del petrolio e utile a compensare i vettori delle fluttuazioni.

Pagare per portare gli infradito in Nord Europa
Intorno a metà giugno lo Scfi tra Cina e northern range è sceso a 243 dollari per teu. Come fa notare l'analista SeaIntel, se si tiene conto che il Baf si è mantenuto mediamente sui 300 dollari per teu, significa che il trasporto di un container lo scorso mese costava mediamente 56 dollari in negativo. «Di fatto, le compagnie di trasporto pagano i clienti per portare le merci dall'Asia verso l'Europa del Nord» commenta Richard Ward, broker di Freight Investor Services. 

«Sulla rotta Asia-Nord Europa, da alcuni anni lo Scfi si aggira intorno ai mille dollari per un container da 30 metri cubi, un volume che corrisponde a circa 21mila paia di infradito», osserva Pierre Rimbert su Le Monde Diplomatique (luglio-agosto 2015), «Con questa tariffa, ogni paio percorre un tragitto di oltre 22mila chilometri a un costo inferiore a cinque centesimi. Senza questa gratuità dei trasporti, le delocalizzazioni non sarebbero state così imponenti e il dumping sociale così vantaggioso».

I tassi di nolo coprono solo una percentuale del carico, con vettori e clienti che negoziano contratti da tre, sei e dodici mesi con prezzi differenti utilizzati come riferimento per altre tariffe.
 
In questa situazione, l'oversupply accelera l'effetto "costo gratuito" del trasporto. L'eccesso di capacità dovuto alle politiche di espansione armatoriale, con flotte sempre meno numerose e navi sempre più grandi (vedi economia di scala), permette oggi di trasportare in un solo viaggio un numero di paia di infradito superiore agli abitanti dell'eurozona.

Tutto è iniziato con la crisi economica del 2008, che sul mondo dello shipping si è ripercossa qualche anno dopo. L'amministratore delegato di SeaIntel, Alan Murphy, osserva che i primi trasporti "in negativo" sono iniziati nel 2009. Il momento peggiore è stato nel dicembre del 2011, quando il Baf ha raggiunto addirittura i meno 280 dollari per teu. In quel periodo è stato raggiunto il punto più basso degli ultimi cinque anni, con un tasso Baf negativo per 22 settimane consecutive, da settembre 2011 a febbraio 2012. Il più recente è stato tra maggio e giugno 2013. «Questa situazione è dovuta per di più al basso prezzo del petrolio, inferiore del 40 per cento rispetto all'anno scorso. Tuttavia, nello stesso periodo i noli Asia-Nord Europa sono crollati dell'80 per cento, così i caricatori hanno speso più di quanto hanno guadagnato» osserva Ward. Questo mese sarà cruciale. Maersk, Cma Cgm, ed Nyk stanno mantenendo un general rate increase sopra la "soglia psicologica" dei mille dollari.

Noli Mediterranei ancora positivi 
Nel frattempo, le tariffe della Asia-Mediterraneo a giugno sono crollate al minimo storico di 312 dollari per teu, perdendo 67 dollari (il 17,7 per cento) in una settimana. Di conseguenza, i tassi di nolo sono scesi dell'82 per cento, quando a giugno 2014 ammontavano a 1,671 dollari per teu. Tenendo conto di un Baf a 297 dollari, significa che i tassi sono positivi per soli quindici dollari, nonostante il crollo delle merci movimentate nei porti russi del Mar Nero.