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24 aprile 2024, Aggiornato alle 15,31
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Logistica

Ecg, tempi grigi ma dall'Europa riparte la produzione di auto

L'assemblea generale dell'Association of European Vehicle Logistics analizza l'andamento del mercato. Crescono le vendite in Germania e in Gran Bretagna, ma le automotive devono investire sulla flotta che negli ultimi anni ha perso il 20% della capacità di carico


In Europa, il settore del trasporto dei veicoli può guardare al futuro con un nuovo senso di fiducia, dopo il rimbalzo delle vendite e i possibili nuovi accordi prospettati tra le imprese logistiche e le industrie che producono auto.
«Il futuro è nelle nostre mani - dice il presidente dell'Ecg, Costantino Baldissara, parlando in occasione dell'assemblea generale, che si è tenuta a Varsavia venerdì scorso - la domanda per nuovi veicoli è in crescita nella maggior parte dei mercati europei, ed è inevitabile che questo deve tradursi in una maggiore domanda per i nostri servizi». «Guardando avanti - continua Baldissara - questo significa un miglioramento delle condizioni del nostro settore». Il numero uno dell'Ecg nota però che è ancora presto per festeggiare, e ci sono ancora diversi ostacoli da affrontare. In effetti, nel corso della crisi la logistica a supporto dell'auto ha tagliato il 20% della propria capacità di carico. C'è un problema di mancanza di offerta, ma d'altro canto in molti Paesi europei - e tra questi c'è proprio l'Italia - la domanda è crollata in maniera verticale.
Inoltre, i prezzi corrisposti alla clientela per i servizi di trasporto sono ancora sotto pressione, e questo si riflette ovviamente sui margini e gli utili delle aziende. Un processo che porta molti operatori a non essere ancora in grado di investire per potenziare di nuovo la loro flotta.
Baldissara ha ricordato che «occorrono dai 3 ai 5 miliardi di euro di investimenti per riportare la capacità delle nostre flotte ai livelli pre-crisi». E questo in un settore che ha solo pochi grossi soggetti con ampi capitali a disposizione.
Marius Baader, a capo del dipartimento di statistiche, analisi e previsioni della Vda, ha reso noto che le vendite nel primo trimestre del 2011 sono scese del 2% allo stesso periodo dello scorso anno. Contesto grigio, ma gli aspetti positivi non mancano. In Germania ad esempio le vendite sono cresciute del 14% nei primi tre mesi, e si notano segni di ripresa nell'export degli Stati Uniti e di altri mercati. In altre aree, come ad esempio la Gran Bretagna, si attendono buoni risultati e la Russia è tornata a crescere: secondo Kirill Petrunkin, amministratore delegato della Autotechnoimport, le vendite potrebbero raggiungere il prossimo anno gli stessi livelli del 2008.