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18 aprile 2024, Aggiornato alle 17,49
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Logistica

Dogane, gli emendamenti approvati

Tempi di attesa ridotti a un'ora e ispezioni in un unico luogo. Ok delle Commissioni Attività Produttive e Finanze. Ora la palla passa alla Camera


Il 5 febbraio la X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo e la VI Commissione Finanze hanno approvato due emendamenti, presentati da un gruppo di deputati di Scelta Civica, inclusi nel piano Destinazione Italia.
Il documento (qui il testo completo) contiene importanti misure relative ai tempi di sdoganamento e alla razionalizzazione dei controlli. I controlli documentali dovranno essere svolti in un tempo che non dovrà superare l'ora, la visita alla merce non potrà superare le cinque ore e dovrà essere effettuata nello stesso luogo. Gli "accertamenti tecnici" (per esempio il prelevamento di un campione) non possono superare i tre giorni. Infine, con provvedimento del direttore l'Agenzia delle Dogane saranno individuati gli uffici doganali che dovranno garantire operatività ventiquattrore su ventiquattro. Gli uffici, gli enti e i ministeri che dovranno osservare queste nuove misure sono: Agenzia delle Dogane, uffici di sanità marittima aerea e di frontiera, posti di ispezione frontaliera, aziende sanitarie locali, ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Corpo forestale dello Stato, Agecontrol Spa, servizi fitosanitari regionali, Istituto del commercio estero, Camere di commercio.
Ora che sono stati approvati dalle due Commissioni, gli emendamenti, insieme al piano Destinazione Italia, passano alla Camera per l'approvazione definitiva. Se verranno definitivamente approvati, daranno un'accelerazione alle procedure di import-export. «Costituiscono – ha detto il presidente Confetra Nereo Marcucci – una parte significativa del "crash program" presentato al governo per il rilancio della logistica in Italia in grado di ridurre il gap competitivo che oggi ci divide dagli Stati del Nord Europa e che ci colloca in basso nelle classifiche di performance internazionali». «È ora essenziale - ha concluso - che l'aula nel convertire "Destinazione Italia" confermi quanto approvato dalle Commissioni. Tornare indietro sarebbe imperdonabile, specie alla vigilia di un evento di portata mondiale come l'EXPO 2015».