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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Armatori

Dieci milioni per rilanciare il Beverello

Il consorzio armatoriale Gescab invia all'Authority un progetto di ammodernamento del molo che ogni anno, insieme all'Angioino, accoglie nove milioni di persone. 9mila mq, quattro gate, tre pontili e tanto vetro


Dieci milioni di euro e tanto vetro per rilanciare la stazione del molo Beverello di Napoli. La proposta viene dal consorzio di armatori aderenti a Gescab (Snav, Alicost, Lauro e Alilauto-Gruson) che ha presentato un progetto per l'adeguamento funzionale di un molo in cui, fra traghetti, autostrade del mare e crocieristi del molo Angioino, ogni anno transitano ben nove milioni di persone. Dieci milioni tutti a spese dei privati senza chiedere un centesimo al pubblico. Il consorzio ha inviato una richiesta formale all'Autorità portuale dello scalo di Napoli. In essa si legge: un terminal passeggeri da 9.370 metri quadri (7.986 a terra e 1.384 a mare) con pannelli di vetro anti riflesso a formare la struttura esterna. Quattro varchi di uscita con una larghezza di 4,70 metri con cinque tornelli ciascuno, così da permettere un percorso non dissimile ad un aeroporto. E poi: tre pontili larghi dieci metri e lunghi cinquanta con cinque posti ormeggio senza bisogno di ancorare. «L'esigenza primaria – spiega Gescab nella lettera inviata all'Authority – è garantire una corretta pianificazione della security portuale, fortemente sentita dall'autorità marittima che si coniuga con la necessità di offrire al pubblico una migliore organizzazione per gli imbarchi con servizi adeguati, in qualità e quantità, all'utenza». Un progetto di ammodernamento per un molo che ne avrebbe veramente bisogno.