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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Politiche marittime

Demolizioni, online il report di Shipbreaking

Dal documento dell'associazione ambientalista emerge che due terzi delle navi a fine ciclo nel mondo vengono smantellate in Asia meridionale con metodi irregolari e pericolosi


Sono state 213 nel mondo le navi commerciali vendute per la demolizione nel secondo trimestre del 2015. Centotrentasei di queste sono state "spiaggiate" in Asia meridionale, 52 ad Alang o Mumbai, in India, 47 a Chittagong in Bangladesh, e 37 a Gadani in Pakistan. Grandi città dove spesso si smantellano le navi senza rispettare le più elementari norme di sicurezza ambientale e tutela della vita umana. Solo in Bangladesh, tra aprile e luglio, sono stati registrati sei incidenti mortali nei cantieri di demolizione.

Ci offre un quadro dettagliato della situazione il sesto numero del South Asia Quarterly, il report trimestrale pubblicato online dall'associazione ambientalista Ngo Shipbreaking Platform. L'organismo no profit mette in luce un panorama sconfortante e di diffusa illegalità, nel quale, pero, ogni tanto si può scorgere un barlume di speranza. Ne è un esempio la storia di Ebrahim, operaio quindicenne gravemente ferito ad una gamba, che ha potuto operarsi e cominciare un percorso di recupero grazie alle donazioni private effettuate da alcune persone che hanno visto un documentario sulle demolizione di navi girato l'anno scorso dall'associazione a Chittagong.

Immagine in alto (via