|
adsp napoli 1
25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2
Infrastrutture

Dalla Regione 335 milioni al porto di Napoli

Si tratta di fondi comunitari per il rilancio dello scalo a seguito dell'approvazione da parte del Comitato portuale delle linee di sviluppo. Il porto prima realtà economica della regione 


335 milioni di euro sono i fondi messi a disposizione  dalla Regione Campania per lo sviluppo del porto di Napoli. Si tratta di fondi comunitari della programmazione 2007-2013. La somma a seguito dell'approvazione, da parte del Comitato portuale, delle linee di indirizzo per lo sviluppo dello scalo partenopeo.  "Un'occasione da non perdere per il rilancio dell'economia campana e del Mediterraneo". Questo il commento del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro.
Il documento per lo sviluppo è stato votato all'unanimità. "Con l'approvazione unanime delle linee di indirizzo – ha sostenuto il presidente dell'Autorità Portuale Luciano Dassatti – per la promozione e la programmazione di misure urgenti rivolte allo sviluppo sostenibile, si è avviata una rivoluzione epocale dello scalo partenopeo. Sono particolarmente soddisfatto per il risultato raggiunto". Con questa somma, verrà finanziato il "grande progetto" per il riassetto dell'area portuale, che sarà inviato  nei prossimi giorni  alla Commissione Europea.
Con 700 milioni di euro annui di fatturato aggregato, 4.800 dipendenti diretti e 10.000 unità di lavoratori impiegati nell'indotto, il porto di Napoli rappresenta la prima realtà economica della Regione.  Ulteriori risorse –informa una nota regionale- saranno messe a disposizione dalla Regione per il porto di Napoli, per quello di Castellammare e per l'intera filiera portuale della Campania.
L'approvazione delle nuove linee di indirizzo, che trae spunto anche dalle riflessioni strategiche sulla portualità campana avviate nel tavolo istituito dalla Regione con la partecipazione attiva della Provincia e del Comune di Napoli, oltre che del Comune di Castellammare di Stabia, assicurerà a questo fondamentale polo di sviluppo e di occupazione una solida prospettiva di espansione, con la previsione di strutture di accosto capaci ed adeguate ai grandi traffici commerciali e crocieristici, già oggi caratterizzati dalla presenza di compagnie internazionali come Cosco, Msc e Grimaldi.
Si punta, altresì, a dotare lo scalo di infrastrutture cantieristiche più razionali e moderne, di una nuova viabilità interna e di un passante ferroviario idonei a consentire lo sviluppo della logistica e della intermodalità con gli interporti della Campania, creando le condizioni per garantire alla struttura il ruolo di hub internazionale dei traffici del Mediterraneo, favorito dalla collocazione geografica della Campania.
"La modernizzazione del porto –commenta la Regione Campania- unita all'ulteriore sviluppo della piattaforma logistica campana e dei progetti di valorizzazione delle risorse turistiche e culturali della Campania, come i siti di Pompei, Ercolano, Pozzuoli, ai quali la Giunta sta lavorando attivamente con le risorse comunitarie nel quadro del Piano per il Sud, pongono le basi affinché le importanti realtà geografiche e culturali della Regione creino nuova ricchezza e diventino volano per l'occupazione, lo sviluppo e la crescita economica".  Grande attenzione, infine, sarà riservata al Piano Regolatore Portuale di Napoli e a quello di Castellammare, anche al fine di rilanciare le attività turistiche e della cantieristica. La Regione in proposito ha già avviato un confronto con il Ministero delle Infrastrutture e con il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.