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24 aprile 2024, Aggiornato alle 19,49
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Infrastrutture

Crociere, Venezia si prepara ad abbandonare San Marco

L'Autorità portuale presenta quattro vie di accesso possibili per il terminal Marittima


L'Autorità portuale di Venezia non ci pensa proprio a togliere di mezzo le crociere. E così, dopo il decreto "Salva Coste" o "Rotte Sicure" firmato il 2 marzo 2012 dai ministri Clini e Passera, il porto della Laguna prepara un piano alternativo presentando quattro accessi possibili per il terminal Marittima, il più papabile come terminal crocieristico ufficiale, già home port per diverse compagnie. Gli accessi sono un'alternativa a quelli storici di San Marco e Giudecca che hanno consentito di realizzare foto spettacolari con navi da dieci piani a pochi metri da piazza San Marco.
«Appare evidente – spiega l'Authority - che il mantenimento della Marittima resta la scelta più razionale e vincente». Il problema è ora renderlo accessibile per i colossi da oltre 100mila tonnellate. L'unica via è allargare uno dei quattro canali di accesso: il Vittorio Emanuele III°, Trezze Nord, Contorta Sant'Angelo e Trezze Sud, quest'ultimo proposto dal presidente Confindustria Venezia Luigi Brugnaro.
Il decreto, all'articolo 2 comma b, vieta il transito attraverso il canale della Giudecca e il bacino di San Marco delle navi adibite al trasporto di merci e passeggeri superiori a 40mila tonnellate di stazza lorda. Finora l'ente lagunare se l'è cavata grazie all'articolo 3 che applica il n.2/b solo nel caso in cui siano già disponibili vie di navigazione alternative a quelle vietate. Ora però il porto deve affrettarsi a predisporre altri attracchi.