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24 aprile 2024, Aggiornato alle 19,49
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Cna-Fita: "Porre un freno al cabotaggio estero"

La presidente dell'associazione, Cinzia Franchini, chiede al nuovo governo di bloccare almeno per sei mesi l'apertura ai vettori dei paesi dell'Est Europa 


Porre un freno al cabotaggio estero. Lo chiede, con forza, la presidente nazionale di Cna-Fita, Cinzia Franchini, "Le imprese italiane – spiega in una nota - sotto il peso del continuo aumento dei costi, stanno letteralmente collassando e al loro posto si stanno sostituendo, con il cabotaggio estero, le aziende dei paesi dell'Est Europa sempre più agguerrite e con vantaggi competitivi sul costo del lavoro, delle assicurazioni e del carburante assolutamente non comparabili o replicabili dalle nostre imprese".
La presidente di Cna-Fita auspica quindi una radicale inversione di marcia. "Il settore - aggiunge - sta subendo un 'attacco' senza precedenti con gravissime ripercussioni in termini economici per tutto il Paese. Minore contribuzione previdenziale, minori tasse e soprattutto minore sicurezza". La richiesta al nuovo governo è chiara: "L'immediata attivazione della clausola di salvaguardia per bloccare il cabotaggio estero almeno per sei mesi, con la possibilità di prolungare la decisione per ulteriori sei mesi", come per altro previsto nel protocollo per il rilancio dell'autotrasporto sottoscritto nell'ultimo rinnovo contrattuale con le organizzazioni sindacali.