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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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«È cartello». Multa da 25 milioni per Nyk

Il tribunale federale australiano commina una multa molto salata ed esemplare. Accordi con le altre compagnie car-carrier almeno dal 1997


Il tribunale federale dell'Australia ha condannato la compagnia marittima giapponese Nippon Yusen Kabushiki Kaisha (Nyk) al pagamento di una multa di ben 25 milioni di dollari. È colpevole di aver formato, insieme ad altre compagnie, tra cui K-Line (ancora sotto indagine) un «cartello criminale» nel trasporto degli autoveicoli verso il continente. Il periodo interessato va dal 2009 al 2012 ma il cartello, stabilisce l'Australian Competition & Consumer Commission (Accc), l'antitrust australiano che ha svolto le indagini, opera almeno da febbraio del 1997, trasportando veicoli per le principali case automobilistiche asiatiche - Nissan, Suzuki, Honda, Toyota e Mazda – provenienti da Stati Uniti, Asia ed Europa. «La sentenza è un avvertimento all'industria e alla comunità imprenditoriale. Perseguiamo penalmente il comportamento dei cartelli, ma possiamo essere indulgenti con chi si impegna a collaborare», tuona il presidente dell'Accc, Rod Sims.

La multa è la seconda più alta mai imposta nella storia dell'antitrust australiano ed include anche uno sconto. Il massimo della pena prevederebbe il 10 per cento del fatturato di Nyk dell'anno precedente la prima infrazione, per un totale di 100 milioni, ma l'ammissione di colpa da parte di Nyk e la collaborazione nelle indagini hanno fatto abbassare la multa fino a un quarto, riferisce Justice Wingney della Federal Court. 

L'Australia ha una forte importazione di veicoli, ragion per cui un cartello così strutturato e longevo «ha destato una certa preoccupazione», commenta Sims.