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19 aprile 2024, Aggiornato alle 13,17
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Caro carburante: "Il governo deve agire in fretta"

Lo chiede con forza la CNA-Fita, che ha proposto l'accisa mobile e la sterilizzazione dell'Iva. Per Trasportounito è invece necessario intervenire sulle compagnie petrolifere


Sul caro carburante il Governo deve intervenire tempestivamente. Lo chiede con forza CNA-Fita che ha proposto l'accisa mobile e la sterilizzazione dell'iva sulle accise, provvedimenti tutti utili, ritiene l'associazione nazionale delle imprese di trasporto, a calmierare un prezzo che dall'aprile del 2011 continua a crescere senza sosta a causa di una spropositata tassazione. L'Italia, ribadisce CNA-Fita, sul prezzo alla pompa come su quello extra rete, rimane fuori dal mercato europeo. La Francia, la Spagna come la Polonia o la Slovenia possono contare su un differenziale al litro di circa 0,23 centesimi in media a loro favore. Tra le proposte avanzate dall'associazione in un recente incontro presso il ministero dello Sviluppo economico anche quella di rendere il rimborso delle accise esclusivo per il conto terzi come accade già per i pedaggi autostradali e per i bonus ambientali delle autostrade del mare. "Equiparare il conto proprio al conto terzi è sbagliato e oggi sul caro carburante - ha detto Cinzia Franchini, presidente di CNA-Fita - il Governo può finalmente avviare un'importante riforma che incentivi l'autotrasporto più sostenibile e sicuro". 

Anche secondo il presidente nazionale di Trasportounito, Franco Pensiero, il Governo deve agire in fretta. "Ma l'ipotizzata sterilizzazione di una parte dell'Iva sui carburanti - aggiunge - può forse servire alle  famiglie, non di certo all'autotrasporto. E' necessario invece intervenire su altri fronti: in primis quello delle compagnie petrolifere che dietro il paravento di sconti all'utente finale continuano a beneficiare di una palese sproporzione fra il costo del greggio e il costo delle benzina praticato nelle stazioni di servizio; è venuto il momento – incalza Pensiero - di attuare una ridistribuzione delle maggiori entrate derivanti dal caro petrolio a favore dell'intera economia del paese".