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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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Politiche marittime

Cancellare la Direzione porti? "Scelta incomprensibile"

È quanto dichiarano Assoporti, Assologistica, Assiterminal, Federagenti e Fedespedi in una lettera inviata al premier Letta e al ministro dei Trasporti Lupi


La scorsa settimana, alcune associazioni del settore marittimo-portuale hanno scritto al ministro dei Trasporti Maurizio Lupi una lettera a dir poco preoccupata in merito al testo di regolamento che ipotizza, in nome della spending review, la soppressione della direzione generale per i Porti. E con lo stesso tono critico è partita anche un'altra missiva, questa volta indirizzata al premier Letta (oltre che al ministro Lupi). Assoporti, Assologistica, Assiterminal, Federagenti e Fedespedi hanno comunicato al capo del Governo, senza mezzi termini, di ritenere "incomprensibile la decisione di cancellare nel ministero la Direzione generale porti" per assorbirla sotto altre competenze amministrative. Le principali associazioni imprenditoriali del cluster marittimo hanno quindi approfondito il loro punto di vista sulla vicenda in quella che definiscono una "lettera di denuncia".

Egregio Signor Presidente,

Egregio Signor Ministro,

siamo consci, come ogni italiano che abbia a cuore il suo Paese, delle difficoltà che attraversa l'Italia e delle scelte, complesse e spesso dolorose, che ormai quotidianamente il Governo è chiamato a compiere. E' proprio per questo che oggi scriviamo sperando di attirare l'attenzione delle SS.LL., su un settore che sino ad oggi ha espresso, anche nell'acme della crisi economica, indicatori positivi sia in termini di produzione di ricchezza, di incremento dell'occupazione e di aumento del gettito prodotto a favore dello Stato. Ci riferiamo al settore dei porti e delle attività marittime, che non solo rappresenta la spina dorsale di un sistema logistico e produttivo che vede transitare per oltre l'80% le merci e i prodotti importati o esportati attraverso le banchine dei porti e le stive delle navi, ma anche un eccezionale catalizzatore di risorse, investimenti privati, con ricadute importanti su altre filiere economiche strategiche del paese, come quella del turismo.
Quando Lei, gentilissimo Presidente, in occasione della presentazione di una analisi sul comparto nel quale la nostra categoria come molte altre opera, riconobbe a questo settore l'importanza che merita, le Sue dichiarazioni ebbero il sapore di accendere per la prima volta la speranza di un'epoca nuova, in cui i porti e le attività marittime non venivano più considerate figli di un dio economico minore, bensì fattori chiave per lo sviluppo del paese.
Purtroppo oggi ci troviamo a registrare un drammatico calo di tensione con scelte, in primis quella di cancellare la Direzione Generale per i Porti all'interno del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che risultano doppiamente incomprensibili nel momento in cui l'Unione Europea investe con forza sullo sviluppo dei porti e delle attività marittime quali elementi di crescita e ripresa dell'intera economia del continente e che altri paesi "riscoprono" l'importanza del settore, ridando vita a strutture di governance specifiche come accade in Grecia con il neo-nato Ministero del mare.
Ci permettiamo di segnalarVi quindi quella che a noi suona non tanto come una contraddizione, ma come la premessa, certo non di buon auspicio, per tornare a disperdere occasioni importanti di rilancio economico del paese, sottovalutando una volta di più realtà e potenzialità di un settore, quello dei porti e del mare, che per le loro specificità, richiedono un'attenzione costante e professionalità mirate.
Pronti a metterci a Vostra completa disposizione per qualsiasi ulteriore informazione, ci permettiamo qui di significarVi che per un Paese come il nostro costretto in più settori ad affrontare le conseguenze di crisi strutturali, risulterebbero davvero difficilmente comprensibili e giustificabili scelte destinate a deprimere uno dei pochi comparti in grado da oggi di determinare un cambio di rotta.
Distinti Saluti.
ASSOPORTI, ASSOLOGISTICA, ASSITERMINAL, FEDERAGENTI e FEDESPEDI