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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Politiche marittime

Calano gli attacchi dei pirati

Nel mondo, tra gennaio e marzo, sono stati 49. Si torna ai livelli del 2007, quando "pirata" ricordava soltanto il filibustiere del XVII secolo


«Ma la minaccia è ancora presente». Così ammonisce l'International Matitime Bureau (Imb) nel suo ultimo bollettino sugli attacchi pirata nel mondo. Dall'inizio dell'anno, il numero di assalti alle navi cargo è il più basso dal 2007, anno a partire dal quale si è registrata un'impennata costante fino al 2012.
Tra gennaio e marzo di quest'anno Imb Piracy Report registra 49 incidenti legati ad attacchi pirata, una ventina in meno rispetto allo stesso periodo del 2013 (nel 2007 sono stati 41). In particolare, sono state sequestrate due navi, 37 sono state abbordate, 5 hanno subito colpi d'arma da fuoco e 5 hanno segnalato un tentativo di abbordaggio.

Somalia
Al largo della Somalia sono stati segnalati solo cinque incidenti, decisamente pochi rispetto al passato e grossomodo pari al 2013. «Nonostante gli attacchi continuino a rimanere bassi, la minaccia della pirateria somala è ancora chiaramente evidente» ha detto il direttore Imb Pottengal Mukundan (nella foto). «Non può esserci spazio per l'autocompiacimento – continua – basta solo un attacco a buon fine per mantenere il business della pirateria. Consigliamo quindi di mantenere costante l'attenzione e di seguire le raccomandazioni delle Best Management Practices».
 
 
Nigeria
A Ovest dell'Africa (principalmente al largo della Nigeria), dove la pirateria è più violenta, sono stati registrati 12 incidenti, di cui 2 navi sequestrate per un totale di 39 persone in ostaggio e due rapite. In questa zona, quindi, a differenza della Somalia, il pericolo resta alto. Ma la pirateria del West Africa non è solo quella nigeriana. È stato riportato anche il primo incidente al largo dell'Angola, «che dimostra l'allargamento del raggio di azione della pirateria nigeriana» sottolinea l'Imb. In questo attacco i pirati hanno rubato una consistente quantità di gas e petrolio, principale obiettivo degli attacchi nella regione.
La zona con il maggior numero di attacchi in questo trimestre è l'Indonesia con 18 incidenti riportati, in calo rispetto ai 25 dello scorso anno.