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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Infrastrutture

Assomarinas e Ucina, riforma dragaggi vitale per scali turistici

Le due associazioni ritengono che la recente approvazione del decreto favorirà il rilancio di un settore stremato da sei anni di crisi

La riforma dei dragaggi è vitale per il rilancio dei porti turistici. Lo hanno ribadito Assomarinas e Ucina nel corso del seminario "Escavi e gestione dei sedimenti: da problema a opportunità", che si è tenuto nei giorni scorsi a Roma. "Il convegno – ha dichiarato il presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio – ci ha fornito l'occasione per esprimere soddisfazione per il complesso lavoro svolto dal sottosegretario all'Ambiente Silvia Velo che si è concluso con l'entrata in vigore di  una nuova normativa per le operazioni di dragaggio nei porti italiani".

"Il prolungamento del periodo di validità delle autorizzazioni per movimentare i fondali che ciclicamente con le mareggiate ostruiscono le imboccature dei porti turistici è un altro dei punti qualificanti della riforma portata a buon fine dall'Onorevole Velo che accoglie pienamente le richieste avanzate da Ucina Confindustria Nautica", gli fa eco la presidente Carla Demaria.

Tra le novità della riforma che portano a superare le difficoltà tecniche e operative nella realizzazione delle opere di dragaggio rientrano le metodologie dell'immersione a mare dei sedimenti e della razionalizzazione dei sedimenti nei porti. Misure necessarie non solo per i porti turistici stremati ormai da sei anni di crisi, ma anche per il ripascimento delle nostre coste.

L'assottigliamento dei fondali stava seriamente compromettendo la sopravvivenza stessa dei porti era quindi fondamentale intervenire al più presto in materia di dragaggi attraverso una semplificazione e velocizzazione delle procedure.

"Siamo soddisfatti di questo importante risultato – sottolineano le due associazioni – perché il turismo costiero italiano attendeva da anni un regolamento a livello nazionale che coordinasse il lavoro delle Regioni attraverso una procedura operativa chiaramente predefinita che spetterà ora alle Regioni applicare nel modo più sostenibile".

Il decreto dragaggi è stato pubblicato in Gazetta a settembre, pochi giorni dopo la riforma dei porti.