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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Armatori - Infrastrutture

AssArmatori chiede un commissario per Genova

Stefano Messina propone quattro interventi: nuovo ponte, ferrovie più veloci, l'istituzione di un marebonus europeo e regole per i trasporti eccezionali


«Grazie anche alla nascita spontanea di un "sistema Genova", che mai come in passato ha visto compattarsi come oggi le istituzioni (Comune, Regione e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure occidentale) impegnate giorno e notte nel recupero della normalità, il porto è pienamente operativo». Così Stefano Messina, presidente di AssArmatori, commenta i giorni seguiti al crollo del ponte Morandi, aggiungendo: «Ora il problema non è genovese, è un problema che coinvolge tutto il sistema Paese e richiede una consapevolezza nuova e l'immediata applicazione di misure e metodi straordinari». Nonostante ciò, si «conferma la continuità di tutti i servizi radicati in porto e quindi la presenza di tutte le navi che erano e sono previste scalare in porto».
 
Secondo AssArmatori bisogna nominare un commissario straordinario che deve fare principalmente quattro interventi:
 
1. Costruzione di un nuovo ponte, ricucendo il tracciato levante-ponente, «indipendentemente dalle esecuzione delle opere strategiche sull'asse di collegamento europeo Genova-Rotterdam, ovvero il Terzo Valico, il nodo ferroviario di Genova e la Gronda autostradale, sulla quale deve essere immediatamente accelerato l'iter di costruzione».

2. Velocizzazione del servizio ferroviario da e per il porto. «L'azione sulla linea del Campasso – secondo Messina - va nella direzione giusta ma sono da prevedere misure specifiche per l'istituzione di servizi shuttle, e tariffe preferenziali per le manovre».

3. Accelerazione nell'istituzione del Marebonus a livello europeo, che consenta di incentivare e sviluppare ulteriormente le Autostrade del mare.
 
4. Applicazione puntuale del quadro regolamentare sui trasporti eccezionali.