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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Arriva Sblocca-Italia, ma la riforma dei porti attende

Si discute in Consiglio dei Ministri il decretone per rilanciare l'economia. In questa fase, però, l'attesa rivoluzione del sistema portuale verrà probabilmente solo delineata dal premier Renzi 


Arriva in Consiglio dei Ministri il decreto Sblocca-Italia con un nutrito pacchetto di norme per semplificare e rilanciare alcuni settori chiave dell'economia nazionale. Oltre a infrastrutture, edilizia e banda larga, c'è il tema caldo della riforma dei porti, con il tanto atteso (e controverso) accorpamento delle Autorità portuali. Ma è probabile che in questa fase soltanto una parte delle misure in discussione siano effettivamente tradotte in provvedimenti dal Cdm, mentre un'altra parte, soprattutto i decreti legge, potrebbe arrivare ad agosto o ancora dopo. Anche per quanto riguarda i porti, è prevedibile che il premier Renzi si limiterà solo a delineare la rivoluzione del sistema da tempo annunciata con la riduzione delle Authority, che dovrebbero passare da 24 a 15, e l'abolizione dei comitati portuali. Tra l'altro, la norma che ridurrebbe le Autorità ha creato più di un malumore tra i porti. I più ostili? Salerno e Savona nei confronti dei porti capoluogo di Napoli e Genova. In cantiere pure la nomina diretta da parte del ministro dei presidenti degli enti, invece dell'attuale e complessa procedura che coinvolge, in prima battuta, Comune, Provincia e Camera di commercio ed in seconda Regione e Ministero. Considerate però le aspre discussioni che hanno accompagnato la bozza definitiva della riforma, alcuni esponenti del Pd - tra cui il segretario ligure del partito, Giovanni Lunardon - ritengono che la materia andrebbe affrontata in un disegno di legge organico piuttosto che con un decreto.