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18 aprile 2024, Aggiornato alle 16,01
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Politiche marittime

Ambiente, l'Imo rimanda l'Eca in Europa

Il 2016 è troppo vicino, gli armatori europei non sono pronti, così l'Emission Control Area sarà applicato soltanto alle navi che navigano nelle acque nordamericane


di Redazione 

Raggiunto un compromesso in seno all'International Maritime Organization (Imo) sui tempi di inserimento delle nuove, stringenti regole per le emissioni di ossidi di azoto (NOx) delle navi. Dal 2016 saranno solo le navi che navigano nelle acque nordamericane a dover rispettare i limiti previsti dalla terza modifica (tier III) dell'Emission Control Area (Eca), e non più le aree europee del Mar Baltico e del Mediterraneo. Le unità che invece navigano lungo le cose del Nord America dovranno ridurre le emissioni di NOx fino all'80%. 
La settimana scorsa il Maritime Environment Protection Committee (Mepc) dell'IMO ha discusso la proposta della Russia di posticipare dal 2016 al 2020 l'entrata in vigore del tier III dell'Eca. Da qui la decisione di pochi giorni fa sul compromesso relativo alla sola area nordamericana. Un accordo ritenuto soddisfacente dai paesi che si opponevano con forza alla richiesta della Russia di spostare l'entrata in vigore di tali limiti in Europa nel 2020 anziché nel 2016. La proposta russa parte da un presupposto non esecrabile: i pesanti costi a cui andranno incontro gli armatori per adattare i motori alle nuove emissioni, o addirittura di comprarne di nuovi.
 
 
In sostanza, il compromesso raggiunto prevede che le attuali Emission Control Area non siano ancora implementate in Europa. Però, nel momento in cui ne verranno costituite di nuove, queste saranno in linea con i parametri più stringenti per le emissioni di NOx. Il compromesso raggiunto non elimina la volontà di ridurre le emissioni nelle altre zone a grande densità di navigazione (come per esempio il Mar Baltico), obbliga piuttosto a seguire le norme più rigide una volta che si deciderà di creare una nuova Eca anche in Europa, soprattutto al nord. Sebbene queste ultime decisioni possano sembrare un po' vaghe, bisogna considerare che nei prossimi anni l'arrivo dell'Eca in Europa, soprattutto nel Mar Baltico, è considerato necessario. Si tratta esclusivamente di una questione di tempo, presumibilmente poco.