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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Al via la Settimana mondiale per la sicurezza stradale

L'evento, promosso dall'Onu e inaugurato ieri a Bruxelles, si concluderà il 12 maggio


Solo nel Vecchio Continente, le ferite da incidenti di traffico uccidono quasi 350 persone al giorno, più di 127mila ogni anno (3.500 in Italia). Sono alcuni degli allarmanti dati che l'Organizzazione mondiale della sanità ha fornito ieri a Bruxelles nel corso della cerimonia inaugurale della Settimana mondiale per la sicurezza stradale promossa dall'Onu, che si concluderà il 12 maggio. L'iniziativa, giunta al suo secondo anno di vita, ha esordito con l'incontro di esperti di sicurezza stradale e rappresentanti delle principali organizzazioni del settore che si sono riuniti al Centro conferenze Albert Borschett per discutere dei ruoli e dei rischi dei principali gruppi di utenti della strada, affrontare le questioni specifiche da risolvere per migliorare la sicurezza dei pedoni nelle aree urbane, presentare proposte di migliori pratiche e soluzioni concrete e realistiche che sfruttino il potenziale delle nuove tecnologie per salvare vite.
La quotidiana "battaglia" sulle strade comporta un costo enorme, non solo a livello umano. Le stime mostrano che la perdita economica causata dagli incidenti di traffico ammonterebbe a circa il 2% del PIL, in spese sanitarie e rimborsi. Per l'Unione europea, questo significa circa 180 miliardi di euro l'anno. Tra i rimedi prospettati dagli esperti, vi è la riduzione della circolazione delle auto in prossimità delle scuole, il miglioramento di passaggi pedonali critici, l'aumento dei controlli in alcune zone a rischio per i pedoni. Tra gli interventi a lungo temine c'è poi  la riduzione della velocità attraverso le rotatorie, la progettazione d'interventi d'illuminazione delle strisce pedonali, l'introduzione delle zone a velocità ridotta a 30 Km/h, la realizzazione di piste ciclabili e l'avvio nelle scuole corsi di educazione alla mobilità sostenibile.