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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Armatori

2M vicina a partire, ok degli Stati Uniti

Dopo l'autocertificazione Ue, anche per la Federal Maritime Commission l'alleanza tra Maersk ed Msc non preoccupa. Ora manca soltanto l'autorizzazione della Cina


di Paolo Bosso 
 
Per la Federal Maritime Commission (FMC) l'alleanza armatoriale "2M" (Maersk Line e Mediterranean Shipping Company, MSC) può operare negli Stati Uniti. Lo rende noto oggi la stessa organizzazione antitrust sul suo sito web.
La FMC ci ha messo poco più di un mese per decidere (il tempo massimo è di 45 giorni), dopo la richiesta di Maersk ed MSC inoltrata alla Commissione statunitense il 27 agosto scorso. L'accordo di vessel sharing agreement proposto, afferma FMC, «sarebbe autorizzato a condividere le navi e a impegnarsi in attività operative di cooperazione connesse ai traffici tra gli Stati Uniti e l'Asia, il Nord Europa e il Mediterraneo». 
 
Ora manca soltanto la Cina 
2M è ora molto vicina a partire. Dopo il via libera indiretto dell'Antitrust europeo, su cui basta un'autocertificazione visto che fino al 2020 gli armatori sono esenti dalle regole antitrust sulle alleanze, manca ora soltanto quello del ministero del Commercio cinese, generalmente più severo visto che è esso stesso un potente armatore controllando diverse compagnie (già qualche tempo fa si parlava della possibilità di una bocciatura).
 
 
Rispetto alla P3 - un'altra alleanza armatoriale proposta qualche mese fa e poi annullata che vedeva Maersk ed Msc insieme alla Cma Cgm (praticamente quasi tutta l'offerta container mondiale) – questa volta il via libera ha avuto quasi tutti i voti a favore, otto su nove. Unico contrario il Commissario Richard Lidinsky. 

L'ufficialità dell'autorizzazione della FMC avverrà l'11 ottobre e si basa sul fatto che l'alleanza «non dovrebbe determinare in questo momento – afferma la commissione - né una riduzione della concorrenza, né un aumento irragionevole dei costi di trasporto, e neanche una riduzione irragionevole del servizio di trasporto ai sensi dell'articolo 6 dello Shipping Act». Però, la decisione della Commissione «impone obblighi di segnalazione alle parti dell'accordo per assistere la Commissione nel suo corso, con un attento monitoraggio del contratto».

«La decisione della Commissione – spiega il presidente della FMC Mario Cordero (foto) - tiene conto delle risposte delle parti contrattuali al personale, delle risposte alle questioni sollevate dal Commissario nei 45 giorni di revisione e ai commenti ricevuti dall'European Shippers Council, l'unico commento ricevuto da un organismo pubblico». «Confido – conclude Cordero - che gli obblighi di comunicazione garantiranno che la Commissione disporrà di informazioni tempestive e pertinenti per monitorare l'attività, e consentiranno la FMC di agire rapidamente se dovesse essere necessario». 

La Federal Maritime Commission è un'agenzia federale responsabile della regolamentazione del trasporto oceanico internazionale degli Stati Uniti. La missione della FMC è «promuovere – si legge sul sito - un sistema di trasporto oceanico internazionale equo, efficiente e affidabile proteggendo il settore pubblico da pratiche sleali e ingannevoli».